RITI, RITUALI, SEMANTICA e caffè

VOL.1

Paola Maggiali

RITI, RITUALI, SEMANTICA e caffè

La linea della confezione di docciaschiuma, dal packaging invitante in stile jungle, si chiama RITUAL.
I riti ed i rituali sono uno spunto costante per me.
Hugo aveva ragione.
“Riti ovunque” diceva l’autore francese Martine Segalen.
Io stamattina ho già compiuto, con rigore, almeno cinque azioni rituali.
Il primo gesto ordinario e totalizzante insieme è il mio caffè mattutino.

Il caffè è uno dei miei elementi – simbolo e non per ossequio al cliché dello scrittore.
Era Eliade che diceva che l’uomo non esiste, nelle sue funzioni, se non entro i riferimenti tracciati da simboli, miti, riti?
E poi: riti o rituali?
Oggi non riesco a distrarmi dalla correttezza semantica. E il modo con il quale ci diventano familiari alcune parole. Il vuoto ed il pieno dei significati.

Sulla fine anni ‘90 uscì in Italia l’affascinante saggio del già citato Segalen che guardava al significato di riti e rituali nel tempo contemporaneo e corrente.
Uno dei punti forti che l’autore convogliava era di evitare due tipi di errori: da un lato assecondare l’idea che riti e rituali stanno scomparendo, dall’altro vederli ovunque.
Già dalle prime pagine dichiarava che il rischio maggiore è il secondo, che equivale a privare i “veri” riti e rituali di ogni efficacia semantica.
Se non ricordo male, citava proprio il caffè mattutino come uso e abuso banalizzante del termine.

A pensarci, siamo la società del TUTTO OVER: dell’iperbole e del successivo scontato svuotamento del significato; dell’utilizzo ossessivo di un termine per renderlo interiore e familiare a tutti noi, per gli scopi più vari, fino alla sua decadenza per abuso.

A livello semantico non sempre emergono sostanziali differenze tra i due termini anche se in realtà esistono. Cosa sono i riti per definizione: azioni eseguite in un determinato ordine e con una certa puntualità, celebrati per una vasta gamma di motivi, inclusi i più semplici gesti quotidiani irrinunciabili.

Cosa sono per contro i rituali: un mosaico di riti, collegati tra loro all’interno di una più ampia sequenza di azioni, di natura sacra o tradizionale, che coinvolgono la partecipazione di più persone o gruppi.

Quindi, per tornare a terra, la mia moka napoletana delle cinque di mattina è un rito.
Probabilmente se pensiamo alla moltitudine di persone che a quell’ora compie idealmente insieme a me le stesse azioni, con piccole divagazioni sul tema, il caffè diventa però il più macroscopico rituale collettivo.
La skin care serale è, con espressione idiomatica figlia dell’advertising di settore, un rituale di bellezza, e invece di rito si tratta.

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